Appuntamento autunnale per Villeggendo che festeggia così un primo "ritorno alla normalità" al Teatro Modernissimo ed il ritrovato 100% dei posti disponibili dopo tanto tempo.
Occasione da non perdere perchè domani sera sabato 16 alle ore 21.00 Enaiatollah Akbari presenterà ben due libri.
Come per tutti questi eventi è necessaria la prenotazione, il green pass per entrare e la mascherina. Ma sarà possibile tornare a riempire un teatro. Tutte le info sulla pagina Facebook di Villeggendo (questa la pagina dell'evento).
Chi è Enaiatollah Akbari? Nato in Afghanistan, ha circa dieci anni quando viene condotto in Pakistan dalla madre e lì abbandonato. In realtà si tratta di un atto d’amore: l’abbandono è un modo per sottrarlo ai pericoli cui soggiace la vita nel suo paese natale. Enaiatollah rimane a lungo in Pakistan e riesce a sopravvivere, a guadagnare e a farsi degli amici. Con Sufi, un ragazzo timido ma audace, decide di recarsi in Iran. Dopo un lungo viaggio arrivano in una città dove sono assunti come manovali, ma la polizia spesso interviene e li rispedisce in Afghanistan. Ecco che Enaiatollah stabilisce di recarsi in Turchia. Un tragitto nel sottofondo di un camion, alte montagne da scalare per giorni e giorni, assiderati dal freddo. Il paese risulta inospitale e così partono per la Grecia. C’è da attraversare un tratto di mare. Ci saranno i coccodrilli?, si chiedono i ragazzi che si ritrovano di fronte onde enormi, ma riescono ad approdare in Grecia, a raggiungere Atene e a lavorare per le Olimpiadi. Poi la disperazione. Con un’avventurosa traversata su un gigantesco rimorchio, Enaiatollah si ritrova a Venezia. Di lì passa a Roma e poi a Torino, dove finalmente incontra una famiglia che lo ospita e lo adotta. Viene accolto in Italia come rifugiato politico e si mette a studiare, imparando la lingua. Riesce anche a telefonare alla madre. Una telefonata segnata da lunghi silenzi e da molte lacrime.
Nessun commento:
Posta un commento