a cura di Barbara Gnesin
Era il 2016 quando per la prima volta abbiamo incontrato Denis Vezzaro ed Erica Vendramin, la loro associazione “I luoghi dell’abbandono” era da poco avviata, ma era chiaro che il loro progetto era concreto e destinato a fare grande passi avanti.
Dalla realizzazione di album fotografici, alle escursioni in Italia e nei paesi stranieri come Chernobyl, alla creazioni di mostre a tema di successo, sono passati pochissimi anni e, ad oggi, sono ben dieci le esposizioni organizzate, quattro diverse tipologie di mostre realizzate, una in fase di allestimento e molti progetti nel cassetto.
La loro associazione culturale, che opera nella ricerca, documentazione e valorizzazione dei luoghi in stato di abbandono, rappresenta un unicum nel loro settore, basti pensare che la loro pagina Facebook è la sesta al mondo per il numero di followers attivi.
Da qualche anno Denis ed Erica gestiscono, grazie alla vincita di un bando pubblico, l’ex ospedale psichiatrico di Rovigo: 28 padiglioni, 22 ettari di parco, una piccola chiesa sconsacrata ed ora anche gli animali per la gioia dei visitatori più piccoli. All’interno dell’area le mostre visitabili sono due: I percorsi della pazzia e Vajont, l’onda della morte. Entrambe sono esposizioni multisensoriali visitabili liberamente. A Cologna Veneta, nel mese di aprile, nell’area privata del vecchio Monastero ed ex ospedale civile e psichiatrico verrà allestita una nuova e rinnovata esposizione su Chernobyl con ben 70 stanze visitabili.
Per tutte e vostre curiosità, ecco la nostra chiacchierata, buon ascolto.
Ecco gli orari ed i contatti dell’associazione.
Da questo momento, per l’emergenza sanitaria, le mostre sono aperte presso l’ex ospedale psichiatrico di Rovigo il martedì e il giovedì dalle 11:00 alle 16:30 con orario continuato, si possono visitare le mostrea previa prenotazione via email: iluoghidellabbandonomail@gmail.com.
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